Il Trittico delle Delizie

Sappiate che questo post sarà molto, molto lungo…
Prima di cominciare, posto il testo di una canzone che mi descrive abbastanza bene al momento.

Sono solo, braccato come un cane non mi muovo, se abbaio muoio, serro i denti e resto prono mentre il suono dell’angoscia sale e mi fa male, sottile come un tacco a spillo… mi buca il cuore, sanguino, lacrime che urlano come megafoni che non si fermano e violantano il buio che mi benda, un buio morbido, simile a una tenda di meduse che m’accarezza il viso con un frullo d’ali, percepisco sguardi ostili di animali affamati di terrore che mi scrutano, e dalle nebbie dei ricordi ritornano, e m’azzannano l’anima in un sadico gioco, ed io divento topo in una muta di gatti. Nudo, come un coleottero in cima a una forchetta, aspetto, ma il boia non ha fretta, e intanto affila l’ascia sull’angoscia che mi tiene stretto a se, come una mantide gelosa del suo pasto, che mi congela il sudore in gocce d’alabastro incastonate nella fronte, che s’insinuano dentro di me profondamente come schegge di parossismo irrazionale, e non c’è legge che mi possa governare perché sto a impazzire…

(Hai scelto di colpire io difenderò) x8

Come un ossesso oscillo il capo lentamente, da parte a parte come gli orsi negli zoo, e in un delirio io mi sento soffocare, l’adrenalina sale in un flash e spalanco le ganasce in un grido silenzioso, e l’angoscia di colpo si mette a riposo perché c’è la morte, di cuoio, con una frusta, ingoio la saliva e me la gusto, e se questa dunque dev’esser la mia ora dico “Prego: dopo di lei, Signora”

(Confrontati ora col nemico per l’ultima volta a testa alta) x4

(Frankie Hi-NRG-MC – La Cattura)

Poi ci sarebbero anche altri versi, tipo «It’s hard to be courageous, in a world that doesn’t care for you» (Exilia – I Guess You Know), nonché «Prendo le distanze da me perché non voglio avere niente a cui spartire con me, da condividere con chi, come me, non fa nulla per correggersi: sono il mio nemico, il più acerrimo. Carceriere di me stesso, con la chiave in tasca invoco libertà ma per adesso so che questa cella resterà sprangata, a triplice mandata dall’interno: sono l’anima dannata messa a guardia del mio inferno» (Frankie Hi-NRG-MC – Autodafè), «In cattiva compagnia soprattutto se sto solo, negativo come i G in una picchiata, prendo il volo, salgo, stallo e aspetto il peggio, che non sta nella caduta, ma nell’atterraggio» (Frankie Hi-NRG-MC – Autodafè), «I see your faces, I have no place, I have to run and hide all my pain. I don’t like this world, ‘cause something is wrong» (Exilia – The World is Falling Down) e mi fermo qui… almeno per il momento…

Ora inizia il Trittico delle Delizie (per chi non conoscesse il pittore Hieronymus Bosch… VERGOGNA!!). Vi salto la parte più dolorosa per certi versi, riassumendolo con un mio pensiero di questa mattina: “Quando qualcuno tiene il piede in due staffe, qualcun altro si farà immancabilmente ed irrimediabilmente male”. A seguito di tutto questo dolore ho ricominciato anche a scrivere… ed ho detto tutto… non scrivevo più una canzone da anni…

Comunque, questa giornata è nata all’insegna della tragedia.

Mi addormento, dato che avevo intenzione di risvegliarmi verso le 7:00 per far visita a dei miei clienti. Mi sveglio alle 3:40, pregustando già allora la tragedia incombente. Guardo un pò di TV, mi rimetto a letto, mi riaddormento a fatica… suona il cellulare alle 7:00, lo spengo e mi rimetto a dormire… suona il secondo cellulare alle 7:15, lo spengo e mi rimetto a dormire… mi risveglio, conscio del fatto di essere in tremendo ritardo, controllo l’orologio e vedo che sono le 9:56. Il check-out all’albergo è previsto massimo per le 10:00. Inizio a bestemmiare di prima mattina.

Ma giustamente non mi arrendo, mi rivesto in fretta e furia, rimetto tutto dentro la valigia, esco, e chiedo la ricevuta alla reception. Ma il PC non funziona… dopo vari tentativi, le dico di lasciar stare ed intono un “oggi non è giornata, firulì, firulà”. Lascio i miei dati e mi dicono che me la spediscono per posta. No problem.

Entro in macchina, faccio un rapido calcolo, capisco che non ce la farò mai a finire tutta la provincia di Ancona entro le 12:00, allora decido di saltare un paio di clienti minori e tirar dritto. E così fu, perfettamente, che mi ritrovai in tempo giusto ad un paio di chilometri dall’ultimo cliente.

Penso a due ragazze, Barbie & Asteria, penso che dovendo trovarmi nel pomeriggio vicino a Siena, avrei potuto deviare verso Firenze per andarle a trovare. Vedo la macchina dei Carabinieri davanti a me nello stesso istante: controllo la velocità, do un tocco al freno, ma non mi sono accorto dello STOP. Brucio lo STOP, una macchina arriva dalla mia sinistra, mi evita per poco, saluto la morte che mi ha sfiorato la mano, controsterzo, mi butto sulla corsia più a destra e… miracolo… io sono vivo, lui/lei è vivo/a, nessuno si è fatto male, nessuno scontro. Controllo il navigatore satellitare e vado per la mia strada. Arrivato a circa 600m dal mio cliente vedo la macchina dei Carabinieri, che prima si trovava a mezzo metro dall’incrocio, e capisco subito che questa volta sono fottuto. Cammino con nonchalance pregando che non stiano venendomi dietro, ma un lampeggio degli abbaglianti mi toglie la speranza. Arriva il tipo, anche abbastanza incazzato, e dopo il “Patente & Libretto” di rito, una paternale, un “cosa ci fa lei qui”, un “ma si rende conto di quello che ha fatto?”, un mio “guardi come cazzo mi tremano le mani… stavo per morire… crede che non me ne sia accorto?!?”, lui si quieta e, rivoltosi verso la sua macchina, mi fa “resti lì, le faccio il verbale per mancata precedenza”. Risultato: 138 euro di multa e 6 punti in meno nella patente.

Nota. Quando scampate alla morte e pensate “sarebbe stato meglio se ci fossi rimasto secco”, evidentemente c’è qualche problema. Ma andiamo avanti…

Pensandoci su ho realizzato che non ho mai commesso un’infrazione, non ho mai tamponato, non ho mai fatto un cazzo di incidente, e questa volta quando stavo per morire e non è successo nulla… MI CI HANNO RIMENATO SOPRA LORO!!!

Ho continuato con un pezzo del mio giro, mi sono depresso, ho comprato una bottiglia di Jack Daniels ed un pacchetto di Marlboro (notate che ho smesso di fumare 2 anni e mezzo fa, e di bere 2 anni fa) ed ho ripreso l’autostrada verso casa. Ed ho trovato 5km di coda.

In ogni caso, tornato a casa, alla fine di tutto questo, forse ho trovato un bagliore alla fine del tunnel…

Ora spero solo che non sia ciò descritto dai Chambers in Should I Fall, ovvero: «it’s an illusion, no guiding light, our mother’s dead and gone, we’re all alone, my brother see: this twinkling shine’s a perfidious black butterfly»…

Che dire…

Should I fall
Should I fall
Should I fall for you
Should I fall
Should I fall
Should I follow you

PS: un sentito ringraziamento pubblico a sephicloud, che nonostante sia stata assillata dal sottoscritto negli ultimi giorni, si è mostrata sempre molto disponibile, e m’ha dato un pò di speranza… o almeno c’ha provato, ma io, si sa, sono un caso perso 😉

IO. ODIO. LO. SPAM.

Sono stato nuovamente costretto ad “abbandonare” la roba normale per programmare uno spam filter: sembra proprio che a qualche cazzone piaccia spammare sul mio sito, ma ora tutto lo spam è filtrato (pesantemente). E se questo non vi sembrasse abbastanza, ho anche i log di ogni singolo IP, da sempre. Al momento non so ancora cosa fare con quest’ultimi (che sono ovviamente abbinati a data ed ora), ma ci penserò molto presto.

In ogni caso ci sono diverse parole a cui ho pensato ultimamente, ed alcune di quelle sono:

“Vuoto è solitudine,
e solitudine è pulizia,
e pulizia è divinità,
e dio è vuoto…
proprio come me…”
(Smashing PumpkinsZero)

“Lava le tue donne nel whiskey
quando il tuo futuro è nel passato,
e guardi fisso il paradiso
dal fondo di una bottiglia,
ed hai bisogno di isolarti
dagli anni che hai avuto e perso,
e senti la sudorazione
mentre ne aumenti il costo.

E la notte tira avanti
come un treno che va piano…
E l’anima piange a squarciagola…”
(SavatageHandful of Rain)

Leggete, pensateci, ricordatevele ed infine sentitele.

Ground Zero

Sono passati anni oramai. Ho sempre detto che l’attacco alle torri gemelle è stato pianificato dagli USA per salvare la propria economia, ma mi hanno sempre riso/urlato in faccia. Ho raccontato delle relazioni tra banche americane, società petrolifere e le torri gemelle. Nessuno mi ha dato retta.

Ora è ufficiale. Giornali e telegiornali hanno dichiarato che si sono correntemente delle investigazioni al riguardo dell’attacco alle torri, secondo i quali ci sarebbero diverse prove che supportano la totale pianificazioni da parte degli americani stessi.

Ora, a tutti i figli di puttana che hanno avuto qualcosa da ridire su ciò che ho dichiarato per anni: “ve l’avevo detto io, stronzi!”

Ma ovviamente, quando un ragazzo italiano parla, anche se ha cercato, guardato, ascoltato e letto tutto ciò che c’era da guardare, ascoltare e leggere, è ancora solo e soltanto uno dei ragazzi italiani. Perché mai qualcuno dovrebbe dargli retta?

Io porrei un’altra domanda: perché ora tutti mi danno retta? Perché ora che qualcuno ha detto “gli americani sono dietro tutto” ora la gente mi ascolta e mi da ragione?

Ve lo dico io perché: perché avevo ragione, idioti!

PS: Se siete americani e/o pensate veramente che la guerra in Iraq si stata fatta per “esportare la democrazia” (e comunque mi dovete spiegare come cazzo è possibile esportare la democrazia attraverso la canna di un fucile), dovreste dare un’occhiata al Nuovo Secolo Americano, tutti articoli scritti a partire dal 1997 che dicono al mondo perché l’america dovrebbe dominare il mondo, e come arrivare a farlo. Prima Iraq, poi Iran, poi… Vi lascio leggere. Potreste imparare qualcosa.
Oh, ed il sito è stato creato dalla gente di cui Bush si è circondato. Perché la cosa non mi sorprende?

Il Buio Oltre la Notte

Non pensavo fosse possibile, ma apparentemente lo è. Michael Connelly è un genio, i suoi libri sono veramente, veramente eccezionali. Non mi piacciono molto i trhillers, ma devo ammettere che i libri che sto leggendo ora (i SUOI libri) mi stanno appassionando.

Dopo “Debito di Sangue”, ecco che arriva il successivo sulla mia lista, “Il Buio Oltre la Notte” (titolo originale: A Darkness More than Night), che mi ha portato a battere il mio record personale: 461 pagine lette in meno di 24 ore. Ieri sera sono andato a dormire presto perché i miei occhi non ce la facevano a leggere data la stanchezza, comunque la prima cosa che ho fatto al mio risveglio stamane è stata accendere la luce ed iniziare a leggere. Del tutto folle.

Comunque basta parlare di questo. Parlando d’altro, me la sto cavando abbastanza bene. Ho una carenza d’ispirazione, ho avuto un paio di idee, ma non sono proprio molto incline a disegnare, programmare o fare musica. Penso che arrivi il tempo per ogni artista di sedersi semplicemente e rilassarsi, fino a che non arrivi un’idea che dica “eccoci, sei pronto per ricominciare”.

Sono ancora in giro, anche se non troppo spesso.

Vi amo tutti indistintamente.

MA ANCHE NO.