Lacrime del Demonio

Past Days

Those days are gone
Now I hide where I just can’t say
I’m still there
Catching the tears
Before they fall to the ground…

Prima che i più puntigliosi (o scassamaroni, a seconda dei PdV) di voi vengano da me brandendo asce di vendetta, sia il titolo sia il testo riportati sono parafrasati, e non sono nemmeno riferiti alla stessa canzone.

Sono giorni che ho un’ansia nervosa che mi sta dilaniando. Sento che continuando così a giorni mi arriverà un infarto da stress coi fiocchi. Sto facendo i conti, tirando le somme e tracciando una via futura, ma non mi piace né ciò che ho, né ciò che mi si prospetta, né ciò che ho lasciato indietro.

Sono forse troppo idealista, lo so perfettamente, ma è forse colpa del sognatore se il mondo ha deciso di rimanere sveglio?

Ogni giorno mi sveglio e penso ogni singola volta alle opzioni che in questo momento la vita mi offre:
1 – Continuare un lavoro che non mi dà soddisfazione personale solo perché mi pagano. Ed ultimamente con gli aumenti delle spese, manco tanto.
2 – Mollare tutto e cercarmi un onesto lavoro come pulitore di cessi. Perché tanto in Italia, se non conosci gente (o se non vuoi sfruttare le tue conoscenze) solo quello puoi fare. Non foss’altro che sono incensurato, ed in politica ovviamente non mi prendono.
3 – Prendere le armi in mano, andare da tutti coloro che hanno dissacrato e rovinato la vita alla mia intera generazione italiana. La mia vita sarebbe rovinata, ma affronterei la galera col sorriso sulle labbra sapendo che vendetta a parte, a qualcuno è servito.
4 – Emigrare negli USA come programmatore/tester/sviluppatore web. Il problema è che parecchie di queste ditte vogliono una laurea in “Computer Science” o comparabile. Il che ci porta al prossimo punto.
5 – Iscrivermi ad informatica, chiedere la commutazione degli esami dati ad ingegneria, e dare velocemente esami a raffica, laureandomi in tempi record. C’è però da considerare il fatto che per quando mi sarò laureato probabilmente saremo già allo stato Argentino se non peggio, quindi forse oramai ho perso troppo tempo per questa opzione.
6 – Suicidarmi.

Al momento le ipotesi più gettonate sono la terza e la quarta, anche se la sesta torna di tanto in tanto.

Più di una volta ho desiderato e richiesto l’essere stupido, il non avere alcun talento ed alcuna capacità. Ignorance is a Bliss (L’ignoranza è una benedizione). Il non saper fare nulla, l’essere ignorante come una bestia, ma essere tutto sommato contento. Invece no. Devo sempre essere alla ricerca di un lavoro che mi dia soddisfazione personale, non mi basta che mi paghino.

Ogni tanto riesco ad ingoiare tutto questo ed a tirare avanti, ma non ci riesco mai per troppo tempo… non ce la faccio…

Forse devo solo convincermi e realizzare di essere solo un coglione qualsiasi.

PS: Per gli interessati, la foto è tratta da una nuova galleria fotografica. Si, lo so che non ce n’è mai stata una. Forse a breve inizierò a rendere questo sito davvero il mio repository… chissà…

Lacrime d’Addio

Max. R.I.P. 16/09/1993 - 21/08/2007

Lacrime svanite, come non ne vedevo più da decenni. Ma più continuavo a versare lacrime, più mi rendevo conto che lacrime così non ne avevo mai versate in tutta la mia vita. Ho vissuto più di quindici anni senza riuscire a versare una lacrima, nemmeno volendo. Senza versare una lacrima nemmeno per la defunta nonna. Eppure qualcosa mi ha toccato molto più profondamente. Solo, in un angolo buio, urlando senza voce per un dolore che non dà pace, un dolore così profondo, vero e viscerale da non riuscirne neanche a sentire la presenza. Sentire soltanto un improvviso vuoto che provoca un’irrefrenabile disperazione. Muti lamenti, urla disperate e lacrime affidati al vento. Nulla di più ho potuto fare. Nulla sono stato in grado di fare.

Hai vissuto con me quasi 14 anni. Ma non doveva finire ora. Non doveva finire così.
I lived so many years, and shed so many tears… Ma mai così. Mai prima d’ora.

Dude, I totally miss you
I really fucking miss you
I’m all alone,
All the time, all the time

Dude, I totally miss you
The things we did together
Where have you gone?

Totally miss the honesty
And special times, and honestly
I totally miss the fucked up thing ya do

Dude, I totally miss you
I totally miss you
Dude, I totally miss you
All the time

Ahhhhhhhhhh, aaaaaah
Ahhhhhhhhhhhh, aaaaaah
aah ya-he haaa.

Totally miss the honesty
And special times, and honestly
I totally miss the fucked up thing ya do

Dude, I totally miss you
I totally miss you
Dude, I totally miss you
All the time

(Tenacious D – Dude (I Totally Miss You))

Riposa in pace Max. Anche se una fine simile non la meritavi.

Non Me Ne Frega un Cazzo

Mi sono rotto il cazzo.

Pensate che sia stronzo? Pensate che sia un figlio di puttana? Pensate che “i 2/3 di quello che dico sono cattiverie gratuite ed il restante 1/3 serve ad unirle”? Pensate che sia troppo (falso) moralista? Pensate che sia un infame? Pensate che sia un bastardo cronico?

Sapete cosa… da oggi lo sarò.

Vi aprirò il culo ogni singola volta che mi passerete davanti. Sarà mia premura fare in modo che tutta la merda che posso mandarvi riceva in modo sicuro il destinatario. E non lo eviterò mai più. Non sapete quante volte vi ho graziato, grandissimi figli di puttana. Non sapete quante volte ho fatto in modo di “tirare avanti” senza dare troppo peso a quello che dicevate, e di far tirare avanti anche tutti gli altri che si stavano per scagliare su di voi incazzati come delle bestie al posto mio.

Pensate di aver visto quanto so essere stronzo/bastardo? Pensate di aver visto tutta la mia rabbia? Pensate di avermi visto veramente cattivo? Pensate di conoscermi? Pensateci ancora, miei cari.

Mi sono rotto il cazzo. Definitivamente. E sto per venire a prendervi, uno ad uno. Preparatevi.


Tratto dal post precedente:

250 punti, e stima parziale da parte mia, a chi capisce il titolo del post senza usare google o altro motore di ricerca.

Jects c’ha provato, ed anche se effettivamente è la canzone che più mi torna in mente in quei momenti, almeno per il nome, ha sbagliato. Ottimo tentativo comunque.

MDM c’è andato più vicino, sostenendo in MSN che fosse qualcosa che aveva a che fare coi pazzi: “-250 punti per me. nn ho capito titolo post, so solo che litio lo usano i depressi”. 150 punti a lui, c’era quasi.

La risposta più corretta era: “Il litio viene usato come cura per il fenomeno del moodswinging, ovvero la lunaticità. Il titolo stava ad indicare, come forse possibile da capire nel/negli ultimo/i post, un non preciso umore da parte mia, con picchi andanti dall’estasiato al depresso.”

Non era certo la risposta che dovevate dare, solo quello con cui ho scritto quel titolo. Un pò come ho scelto questo titolo, a seguito di una canzone di 2pac. Ma niente domande questa volta.

Iperdifensivo

Qualcuno mi ha detto che sono un pò troppo sul difensivo. Certo, è vero. Ma come si fa a lasciarsi andare completamente quando si sa di mettere se stessi in difficoltà? Come si fa quando si sa già a priori di infilarsi in una situazione senza facili vie d’uscita, nella quale qualcuno ne esce irrimediabilmente e irreparabilmente bruciato? E non dico che quello bruciato debba per forza essere io, potrebbe anche andarmi di lusso, ma perché in questo caso dovrei tirare in mezzo altra gente?

Tempo fa scrissi che ero solamente in grado di seguire il mio cuore. Beh, non credo di poterlo più dire, perché non capisco più dove vada il mio cuore. Riesco solo ad agire d’istinto, ma quando cerco d’ascoltarlo, mi prende a craniate. Non ci capisco più nulla.

Di cose da dire probabilmente ne avrei, ma sinceramente scenderei troppo nel personale, e guarda caso sono troppo sul difensivo per poter parlarne. Almeno per ora.

Ho abbassato ingenuamente la difesa, e sono stato colpito in pieno.

E fa male. Molto male.

Per Voi

C’è una canzone di cui potrei parlarvi, o che meglio potrebbe parlare a voi di me.

Questa merda qui è per voi
posso vedere tutte le vostre facce
tutti voi pensate riguardi me

Sto per spezzarmi
Questo è il mio destino
Sono ancora dannato in una vita di miseria ed odio?

Non saprete mai cosa ho fatto per voi
Cosa, voi tutti, mi avete fatto passare

L’ho fatto per voi

Potrei non aver mai amato se non fosse stato…
per voi…

(Korn – 4 U)

Questo rappresenta come mi sento. E non è una cosa piacevole. Comunque dialogando con [SkiD] ieri sera, mi ha espresso il suo dissenso da quanto scritto qui sopra. E illustrerò le differenze di pensiero.

La mia vita è, per così dire, basata sull’odio. Ciò che sono oggi, lo devo alla rabbia, all’odio, al rancore, alle persone che mi hanno tradito e che dapprima ho messo in ginocchio, poi fatte strisciare, poi fatte scavare la propria fossa. E per quanto io cerchi di uscirne, non ci riesco. Provo con tutte le mie forze di abbattere tutte le porte che mi si presentano di fronte, cerco strenuamente di riuscire a costruire qualcosa di buono, ma nonostante questo ricevo porte in faccia, anche dalle persone che ho aiutato senza chiedere nulla in cambio. E questo mi rattrista lasciandomi un senso di vuoto e miseria prima, e di odio poi verso le persone che lo meritano.

Ma [SkiD] dissente pesantemente da questa visione: «Se hai una sola lira all’attivo ed hai avuto miliardi di costi, hai pur sempre una lira all’attivo, quindi sei in attivo». Ed ha aggiunto al teorema il fatto che se tante persone mi rispettano non posso considerare la mia vita misera, dato che ho qualcosa di veramente raro che in questo mondo è molto difficile da trovare.

Mi ha dato da pensare. Evito i dettagli della discussione perché sarebbe troppo personale, ma mi ha dato da pensare. Parecchio. Ho sempre ritenuto/saputo di infliggermi del male parzialmente di proposito, o in ogni caso di non evitarlo. «Every artist is a cannibal, every poet is a thief, all kill their inspiration and sing about the grief» .

Ma sono stufo anche di questo. Non voglio più sentirmi così, non ne voglio più sapere, ho già dato. Se vado avanti trovo miseria, se rimango fermo trovo odio, se torno indietro, cosa neanche possibile, trovo tutto ciò per cui sono cambiato. E sono cambiato parecchio, ve lo assicuro.

Fai del bene e scordalo, fai del male e dimenticalo. Anche questo mi ha rammentato ieri, ed anche questo mi ha dato da pensare. Io ho il bruttissimo vizio di fare quello che mi dice il cuore, nel bene e nel male, ma soprattutto nel bene. E come già detto prima lo faccio senza chiedere nulla in cambio, l’ho sempre fatto e continuo a farlo perché lo voglio fare e perché mi fa piacere. Non voglio riconoscenza. Disse il saggio:  «la riconoscenza è solo una pura e genuina voglia di ricevere nuovi privilegi» . Io ho sempre dato, raramente ho preso, ho sempre pensato agli altri, raramente a me stesso, ed anche quando nonostante tutto il bene fatto sono stato pugnalato alle spalle non mi sono scomposto. Ho cercato, atteso, trovato e gustato vendetta, quello si, ma non mi sono scomposto, né mai ho rinnegato ciò che avevo fatto loro.

In ogni caso, più passano i minuti più mi chiedo cosa io stia facendo, perché lo stia facendo e cosa mi aspetto da questo mio comportamento. Mi ha messo la pulce nell’orecchio.

Cos’è che sto cercando?